Per la Milano Marathon Special Edition i runner di Una mano per… potranno servirsi delle indicazioni e del supporto atletico Di Federico Bertone.

Chi e’ Federico

Federico Bertone, 42 anni, Vogherese, laurea in Scienze motorie, Istruttore tecnico di trail running e nordic walking. Guida e allenatore dell’Oltrepò Trail. Fin dai tempi delle Scienze Motorie ha cominciato a allenare nell’atletica leggera, e la sua particolare passione per la corsa in natura lo ha portato ad essere un riferimento per coloro che volevano provare questo modo di correre, senza averne le competenze. Così nel 2014 ha deciso di offrire un servizio professionale a chi è interessato al trail running, e ha creato Oltrepò Trail con l’amico e atleta Giuseppe Risetti. Federico si occupa di trail running e nordic walking, organizza corsi, accompagna come guida gruppi e singoli, fornisce consulenze per eventi sportivi outdoor. L’incontro con Gianni Maccagni e ADV Time ha proiettato la sua attività all’estero come guida nei deserti del mondo, con la negev adventure e l’iriki adventure di donna moderna, che gli ha dato l’opportunità di condividere consigli sulla corsa e tabelle di allenamento su importanti riviste Nazionali.

L’intervista

-Quali sono i tipi di allenamenti che consiglieresti ai nostri runners che ancora non sano pratici della corsa?

Per chi è totalmente digiuno di corsa consiglio di cominciare senza strafare, camminando e inserendo brevi tratti di corsa, sempre lenta. Pochi allenamenti settimanali con almeno uno o due giorni di recupero per rigenerare il fisico. Col passare degli allenamenti i tratti di corsa possono diventare sempre più lunghi fino a riuscire a correre in maniera continua senza sforzo. Importante è non avere fretta di migliorare troppo velocemente, e soprattutto divertirsi sempre!!!

-Invece, qualche suggerimento per chi è già allenato, ma per la prima volta si vuole cimentare in una maratona a staffetta?

Le persone più allenate hanno sicuramente già dei riferimenti sulle proprie prestazioni, e vogliono correre al meglio delle proprie capacità. Per loro è utile inserire negli allenamenti tratti corsi a ritmo un pò più sostenuto del normale, e cercare di correre sempre più frazioni e sempre più lunghe a quel ritmo, fino a che non diventa facile da mantenere per tutta la gara.  Se ci sono dubbi su come organizzare i propri allenamenti quando si vuole cominciare a “fare sul serio” comunque è meglio rivolgersi a un allenatore.

-Ti sei prestato per la causa, quali saranno i suggerimenti che darai ai nostri runners per allenarsi al meglio in vista della Milano Marathon?

Fornirò ai corridori di Una mano per… due tabelle di allenamento di esempio, per una 7 km da neofiti e una 14 da corridori con un minimo di esperienza, e sarò a disposizione per interpretare in maniera più personalizzata

-Oltre alla corsa è importante anche allenarsi in altro modo per raggiungere gli obiettivi?

dipende ovviamente dagli obiettivi che ci si pone: più sono sfidanti, più sono importanti anche altri aspetti.

Sicuramente è utile a tutti mantenere il proprio fisico elastico attraverso lo stretching o lo yoga, e forte con le varie metodiche di potenziamento, inoltre è fondamentale la cura dell’alimentazione per il proprio benessere personale, oltre che per la prestazione atletica.

-Per chi, invece, vuole correre tutta la maratona per la prima volta, cosa consigli? Naturalmente quest’anno non sarà possibile ma l’associazione è già al corrente di avere la possibilità di poterlo proporre per il 2022.

La maratona è un viaggio bellissimo dentro se stessi, e correrla e prepararla … un’avventura emozionante! deve essere approcciata però con cura per evitare di vivere un’esperienza sgradevole. Consiglio di aumentare molto gradatamente i km percorsi e lasciare abituare il proprio fisico al carico sempre maggiore in maniera naturale, senza esagerazioni. Per la prima maratona non focalizzatevi sulla velocità ma sulla resistenza a ritmi bassi. Bisogna arrivare a correre senza sforzo, un mese prima della gara, il 75% circa della distanza; diversamente meglio accontentarsi di partecipare alla staffetta e rimandare la distanza intera ad altre occasioni, con una preparazione più accurata.

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